Perché il Sacerdote Copriva il Calice con un ‘Velum’? Il Significato del Velo Liturgico

Introduzione: Un Dettaglio Dimenticato che Nasconde un Profondo Mistero

Nella Messa Tradizionale Latina, ogni gesto, ogni oggetto e ogni parola sono carichi di significato soprannaturale. Tra questi elementi, uno dei più evocativi – e oggi purtroppo trascurato – è il velo liturgico che copriva il calice prima e dopo la Consacrazione.

Questo fine drappo, spesso ricamato con croci o simboli eucaristici, non era una semplice decorazione. Era un segno di reverenza, un richiamo al mistero velato che si nasconde sotto le specie del pane e del vino: la Presenza Reale di Cristo.

In un mondo dove il sacro viene spesso banalizzato, riscoprire il senso del velo del calice ci invita a recuperare lo stupore davanti all’Eucaristia e ad approfondire il rispetto dovuto al Santissimo Sacramento.


I. Origini Storiche: Da Quando si Usa il Velo sul Calice?

L’uso del velo liturgico risale ai primi secoli del cristianesimo, sebbene la sua forma e il suo simbolismo si siano evoluti nel tempo.

  • Antico Testamento: Nel Tempio di Gerusalemme, il velo separava il Sancta Sanctorum, il luogo più sacro dove solo il Sommo Sacerdote poteva entrare (Esodo 26:33). Questo velo si squarciò alla morte di Cristo (Matteo 27:51), simbolizzando l’accesso diretto a Dio, ma anche ricordandoci che il sacro rimane misterioso.
  • IV-V Secolo: I primi cristiani coprivano i vasi sacri per rispetto, seguendo l’usanza ebraica di velare gli oggetti sacri.
  • Medioevo: Il velo del calice si formalizzò nella liturgia romana, adottando colori liturgici e ricami preziosi, riflettendo la dignità del Sacramento.

Il Codice di Diritto Canonico del 1917 lo prescriveva addirittura come obbligatorio, dimostrando la sua importanza nella disciplina ecclesiastica.


II. Significato Teologico: Perché si Copriva il Calice?

Il velo non era un semplice panno, ma un simbolo teologico che insegnava verità profonde:

1. Il Mistero della Fede: Il Divino Nascosto agli Occhi Umani

L’Eucaristia è il Mysterium Fidei per eccellenza. Come il corpo di Cristo fu velato nella mangiatoia e nel sepolcro, il calice coperto ci ricorda che, sotto l’apparenza del vino, c’è il Preziosissimo Sangue di Nostro Signore.

“Il velo è come il silenzio che avvolge il sacro: non per negarlo, ma per proteggerlo da sguardi profani.”

2. Rispetto e Adorazione

Nella società attuale, dove tutto viene mostrato senza ritegno, il velo liturgico ci insegna che alcune realtà esigono riverenza. Coprire il calice era un atto di umiltà, riconoscendo che siamo davanti al Santo dei Santi.

3. Il Velo come Simbolo Mariano

Alcuni Padri della Chiesa paragonavano il velo del calice al grembo della Vergine Maria, che “velò” e protesse il Verbo Incarnato. Così, il calice velato riflette la stessa cura con cui Dio entrò nel mondo.

4. Preparazione e Attesa

Prima della Consacrazione, il velo indicava che il calice si stava preparando a ricevere il Sangue di Cristo. Dopo, lo proteggeva da impurità, ricordando che il sacro non deve essere esposto senza necessità.


III. Perché si è Smesso di Usarlo? Il Cambiamento Liturgico e le sue Conseguenze

Con la riforma liturgica post-Concilio Vaticano II (1969), molte usanze tradizionali, come il velo del calice, caddero in disuso. Le ragioni furono varie:

  • Semplificazione dei riti: Si cercò una liturgia più “accessibile”, ma nel processo si persero gesti che insegnavano il mistero.
  • Cambiamento di mentalità: La tendenza a rendere tutto più “visibile” portò a trascurare il senso del nascosto nella fede.

Tuttavia, nella Forma Straordinaria (Messa Tradizionale), il velo continua a essere usato, mantenendo viva questa tradizione.


IV. Perché Recuperare il Senso del Velo Liturgico Oggi?

In un’epoca in cui il sacro viene banalizzato, riscoprire il velo del calice può essere un antidoto contro la mancanza di reverenza:

  1. Insegna lo Stupore: Ricorda che l’Eucaristia non è qualcosa di comune, ma il miracolo più grande.
  2. Protegge il Mistero: In un mondo rumoroso, il velo invita al silenzio e alla contemplazione.
  3. Rafforza la Fede: Ogni dettaglio liturgico è catechesi. Il velo ci ricorda che, anche se non vediamo Cristo con gli occhi, Egli è realmente presente.

Conclusione: Recuperare la Bellezza del Sacro

Il velo del calice non è un “reperto museale”, ma un invito a vivere l’Eucaristia con maggiore profondità. In un tempo in cui molti cattolici hanno perso il senso del sacro, tornare a questi dettagli può essere un cammino per ravvivare l’adorazione, il rispetto e l’amore verso il Santissimo Sacramento.

Come diceva San Giovanni Maria Vianney:

“Se capissimo ciò che avviene nella Messa, moriremmo d’amore.”

Il velo del calice ci aiuta a non dimenticare che, dietro ciò che apparentemente è piccolo, si nasconde l’intero Cielo.

E tu? Avevi notato questo dettaglio? Pensi che recuperare questi segni aiuterebbe a vivere una fede più profonda?

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Pater noster, qui es in cælis: sanc­ti­ficétur nomen tuum; advéniat regnum tuum; fiat volúntas tua, sicut in cælo, et in terra. Panem nostrum cotidiánum da nobis hódie; et dimítte nobis débita nostra, sicut et nos dimíttimus debitóribus nostris; et ne nos indúcas in ten­ta­tiónem; sed líbera nos a malo. Amen.

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