Quaresima e giovani: Come vivere questo tempo con autenticità nell’era digitale?

La Quaresima è un tempo di grazia, un invito alla conversione profonda che ci prepara alla Pasqua. Da secoli, la Chiesa considera questi quaranta giorni come un’opportunità per ricordare il sacrificio di Cristo e rinnovare il nostro impegno verso di Lui. Ma come possono i giovani di oggi vivere la Quaresima con autenticità in un mondo iperconnesso, pieno di distrazioni e di rumore digitale?

Questo articolo è una guida per scoprire il vero significato della Quaresima, le sue origini e il suo valore, e per imparare a viverla intensamente nel contesto attuale, compreso quello digitale.


1. Cos’è la Quaresima e perché è importante?

La Quaresima è il periodo liturgico di quaranta giorni che inizia il Mercoledì delle Ceneri e termina nel pomeriggio del Giovedì Santo. La sua durata richiama i 40 giorni che Gesù trascorse nel deserto, digiunando e pregando prima di iniziare la sua vita pubblica (Mt 4,1-11). Durante questo tempo, la Chiesa ci invita alla preghiera, al digiuno e all’elemosina, tre pilastri fondamentali per avvicinarci a Dio e al prossimo.

Breve storia della Quaresima

Fin dai primi secoli, i cristiani praticavano un periodo di preparazione alla Pasqua attraverso il digiuno e la penitenza. Nel IV secolo, la Chiesa istituì ufficialmente la Quaresima come un periodo di 40 giorni, ispirandosi a momenti chiave della Bibbia:

  • I 40 giorni di Mosè sul Monte Sinai prima di ricevere la Legge (Es 24,18).
  • I 40 giorni di Elia in cammino verso il Monte Oreb (1 Re 19,8).
  • I 40 anni del popolo d’Israele nel deserto, per purificarsi prima di entrare nella Terra Promessa (Dt 8,2-5).

Nel corso dei secoli, la Chiesa ha mantenuto questo tempo come un’occasione di rinnovamento spirituale. Ma nel XXI secolo, segnato dalla tecnologia e dalla velocità, come può un giovane vivere la Quaresima con autenticità?


2. La Quaresima nella vita dei giovani: sfide e opportunità

I giovani di oggi affrontano sfide che le generazioni precedenti non hanno mai conosciuto: iperconnessione, immediatezza, cultura dell’intrattenimento e ricerca continua di approvazione sui social media. Tuttavia, hanno anche opportunità uniche: un accesso facilitato alla formazione spirituale, la possibilità di evangelizzare online e una comunità globale di credenti a portata di clic.

Vivere la Quaresima con autenticità significa andare oltre le rinunce superficiali («Smetto di mangiare cioccolato» o «Uso meno il telefono») e porsi domande più profonde:

  • Come posso incontrare Dio nella mia vita quotidiana?
  • Quali atteggiamenti devo cambiare per essere più cristiano con chi mi circonda?
  • Come posso usare il mondo digitale per crescere nella fede?

Vediamo alcune chiavi pratiche.


3. Come vivere la Quaresima in modo significativo e profondo?

La Quaresima si basa su tre pilastri: preghiera, digiuno ed elemosina. Per viverla con autenticità, possiamo adattarli al nostro contesto attuale.

1. La preghiera: riscoprire il dialogo con Dio

Molti giovani dicono di non avere tempo per pregare. Ma se sommiamo i minuti trascorsi sui social, scopriremmo che il tempo c’è; basta solo dargli la giusta priorità. Alcune idee per migliorare la preghiera in Quaresima:

  • Pregare con la Parola di Dio: leggere ogni giorno un brano del Vangelo, meditarlo e applicarlo alla propria vita.
  • Pregare la Via Crucis: una tradizione quaresimale che ci aiuta a camminare con Cristo nella sua Passione.
  • Usare la tecnologia a servizio della fede: app come “Hallow”, “Click To Pray” o “Laudate” possono aiutare a pregare in qualsiasi momento.

2. Il digiuno: più di una rinuncia alimentare, un esercizio di distacco

Il digiuno quaresimale non consiste solo nell’evitare alcuni cibi, ma nell’imparare a dominare se stessi e a dare priorità a Dio. Un giovane può digiunare da:

  • Social media: ridurre l’uso del telefono e dedicare quel tempo alla preghiera o alla famiglia.
  • Intrattenimenti superficiali: invece di guardare serie TV per ore, leggere un libro spirituale.
  • Lamentele e negatività: digiunare dalle parole scoraggianti e praticare la gratitudine.

3. L’elemosina: dare con generosità, anche nel mondo digitale

L’elemosina non è solo un’offerta in denaro. Anche nel digitale si può praticare la carità:

  • Evangelizzare sui social media: condividere messaggi edificanti invece di contenuti banali.
  • Sostenere chi è in difficoltà: usare la tecnologia per chiamare un amico che ha bisogno di aiuto.
  • Donare il proprio tempo e i propri talenti: impegnarsi come volontari in iniziative di evangelizzazione online.

4. Quaresima e mondo digitale: come usare i social per crescere nella fede?

Il mondo digitale non è cattivo in sé; ciò che conta è come lo utilizziamo. Durante la Quaresima, possiamo trasformare i nostri social network in uno spazio di evangelizzazione e crescita spirituale. Ecco alcune idee:

1. Creare un “deserto digitale”

Stabilire momenti senza schermi per dedicarsi alla preghiera e al silenzio. Una sfida potrebbe essere: un’ora senza telefono al mattino e un’altra prima di dormire.

2. Condividere contenuti edificanti

Invece di pubblicare contenuti superficiali, condividere:

  • Riflessioni sul Vangelo del giorno.
  • Testimonianze personali di fede.
  • Opere di carità e volontariato.

3. Seguire account che nutrono l’anima

Sui social ci sono molte comunità cattoliche attive. Seguire pagine come Vatican News, Aciprensa o influencer cattolici su Instagram e TikTok può essere una fonte di ispirazione.

4. Usare la tecnologia per formarsi nella fede

Approfittare di piattaforme come YouTube o podcast cattolici per approfondire la fede. Alcune raccomandazioni:

  • “Il Rosario in famiglia” con P. Guillermo Serra.
  • Il podcast “La Bibbia in un anno” di P. Mike Schmitz.
  • Corsi di apologetica su Formed o EWTN.

Conclusione: una Quaresima autentica per una gioventù autentica

La Quaresima non è solo un tempo di restrizioni, ma di crescita. Non si tratta semplicemente di “resistere” per quaranta giorni, ma di uscirne trasformati. Per un giovane, vivere questo periodo con autenticità significa:

  • Riscoprire la preghiera nella vita quotidiana.
  • Imparare a distaccarsi dal superfluo per avvicinarsi a Dio.
  • Vivere la carità, anche nel mondo digitale.

Come diceva San Giovanni Paolo II:
«Non abbiate paura di essere i santi del nuovo millennio.»

Questa Quaresima è un’opportunità per essere luce in un mondo assetato di speranza. Avrai il coraggio di viverla con autenticità?

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Pater noster, qui es in cælis: sanc­ti­ficétur nomen tuum; advéniat regnum tuum; fiat volúntas tua, sicut in cælo, et in terra. Panem nostrum cotidiánum da nobis hódie; et dimítte nobis débita nostra, sicut et nos dimíttimus debitóribus nostris; et ne nos indúcas in ten­ta­tiónem; sed líbera nos a malo. Amen.

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