I 3 dogmi mariani che quasi nessun cattolico conosce (e che furono definiti contro eresie dimenticate)

Introduzione: La Vergine Maria nel cuore della fede

La Santissima Vergine Maria occupa un posto unico nella teologia cattolica. Eppure, molti fedeli ignorano che diversi dogmi mariani furono proclamati in risposta a errori dottrinali che minacciavano l’integrità della fede. Oltre l’Immacolata Concezione o l’Assunzione, la Chiesa ha solennemente definito altre verità su Maria che, sebbene meno note, sono essenziali per comprenderne il ruolo nella storia della salvezza.

Questo articolo rivela tre dogmi mariani poco conosciuti, spiegando:

  • Il contesto storico delle eresie che li resero necessari
  • Le basi bibliche e patristiche che li sostengono
  • La loro attualità in un mondo che mette in discussione verità essenziali

1. Maria Theotokos (Madre di Dio): Il dogma che sconfisse il nestorianesimo

Definito nel: Concilio di Efeso (431 d.C.)

L’eresia dimenticata:

Nestorio, patriarca di Costantinopoli, insegnava che Maria fosse solo Christotokos (Madre di Cristo), non Theotokos (Madre di Dio), dividendo così Cristo in “due persone”: una divina e una umana.

La risposta della Chiesa:

  • San Cirillo di Alessandria guidò la difesa del dogma, citando Luca 1,43 (“A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?”)
  • Il Concilio dichiarò: “Se qualcuno non confessa che l’Emmanuele è vero Dio e che perciò la Santa Vergine è Madre di Dio… sia anatema.”

Perché è importante oggi:
Questo dogma protegge l’unità della Persona di Cristo, minacciata da teorie che riducono Gesù a un semplice “maestro spirituale”.


2. La Perpetua Verginità di Maria: Contro chi negava la sua integrità

Definito nel:

  • Sinodo di Milano (389 d.C.)
  • Confermato da Papa San Siricio e dal Concilio Lateranense (649)

Le eresie dimenticate:

  • Gli antidicomarianiti (IV sec.) affermavano che Maria ebbe altri figli dopo Gesù.
  • Gioviniano (IV sec.) insegnava che perse la verginità durante il parto.

La risposta della Chiesa:

  • Basandosi su Ezechiele 44,2 (“Questa porta resterà chiusa”) e sulla tradizione unanime dei Padri, si definì che Maria fu:
    1. Vergine prima del parto
    2. Vergine durante il parto (senza perdita dell’integrità fisica)
    3. Vergine dopo il parto

Perché è importante oggi:
Questo dogma protegge il carattere soprannaturale dell’Incarnazione, contestato persino da alcuni teologi moderni.


3. L’Immacolata Concezione: Secoli di dibattiti prima di Pio IX

Definito nella: Bolla Ineffabilis Deus (1854)

Le controversie dimenticate:

  • I macolisti (inclusi santi come Bernardo di Chiaravalle e Tommaso d’Aquino) credevano Maria fosse santificata dopo il concepimento.
  • I protestanti negavano la sua esenzione dal peccato originale.

La risposta della Chiesa:

  • Pio IX basò il dogma su:
    • Genesi 3,15 (“Essa ti schiaccerà il capo”)
    • La tradizione bizantina che celebrava il Concepimento di Sant’Anna dall’VIII secolo
    • Le rivelazioni private a Santa Caterina Labouré (1830)

Dettaglio poco noto: La Spagna difese questo dogma secoli prima della sua definizione ufficiale, affermandolo in un Decreto Reale di Carlo III nel 1760.


Eresie moderne che questi dogmi confutano

  1. Il femminismo radicale che rifiuta la verginità come virtù
  2. Il razionalismo che nega il miracolo della Nascita Verginale
  3. Il relativismo che equipara Maria alle “dee madri” pagane

Conclusione: Maria, baluardo contro l’errore

Questi dogmi non sono semplici formule teologiche ma fortezze che proteggono verità più grandi:

  • La divinità di Cristo (Theotokos)
  • La natura dell’Incarnazione (Verginità Perpetua)
  • L’universalità della Redenzione (Immacolata Concezione)

Per approfondire:

  • Leggere Redemptoris Mater di Giovanni Paolo II
  • Pregare il Sub tuum praesidium (preghiera mariana più antica)
  • Studiare gli scritti di San Luigi Maria Grignion de Montfort

In un’epoca di confusione dottrinale, Maria rimane, come diceva San Giovanni Damasceno, “colei che dissipa tutte le eresie”.

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Pater noster, qui es in cælis: sanc­ti­ficétur nomen tuum; advéniat regnum tuum; fiat volúntas tua, sicut in cælo, et in terra. Panem nostrum cotidiánum da nobis hódie; et dimítte nobis débita nostra, sicut et nos dimíttimus debitóribus nostris; et ne nos indúcas in ten­ta­tiónem; sed líbera nos a malo. Amen.

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