Giuda vendette Gesù per 30 denari… e tu? Lo fai gratis ogni giorno

Introduzione: Uno specchio scomodo
Alcune frasi trafiggono come spade. Questa è una di quelle: “Giuda tradì Gesù per 30 denari… ma tu lo fai spesso gratuitamente”. Non è nel Vangelo, ma potrebbe benissimo essere una parafrasi di ciò che Gesù direbbe oggi a chi si professa cristiano ma vive come se Lui non esistesse. È un giudizio silenzioso, un invito a guardarci senza scuse, una domanda che brucia: quante volte tradisco Cristo senza aspettarmi nulla in cambio?

Questa riflessione non è una condanna, ma un urgente richiamo a svegliarci. A comprendere cosa significò veramente il tradimento di Giuda e come, senza rendercene conto, anche noi possiamo ripeterlo. Non con un bacio nel Getsemani, ma con ogni menzogna, ogni indifferenza, ogni peccato che scegliamo al posto di Lui.

Addentriamoci insieme in questo tema: dal contesto biblico e storico dei famosi 30 denari, fino alle forme attuali e quotidiane in cui torniamo a conficcare il pugnale nel costato del Redentore… spesso, senza nemmeno accorgercene.

Giuda Iscariota: l’apostolo che non comprese l’amore
Giuda era uno dei Dodici. Scelto da Gesù stesso, visse con Lui, Lo ascoltò, Lo vide compiere miracoli, moltiplicare i pani, risuscitare i morti. Non era uno sconosciuto. Faceva parte della cerchia più intima. Eppure, Lo tradì.

Perché lo fece?
I Vangeli ci danno alcuni indizi. In Giovanni 12,6 si dice che Giuda era il tesoriere e rubava dalla cassa comune. In Matteo 26,14-16 si racconta come si offrì ai sommi sacerdoti:
“Quanto mi volete dare perché ve lo consegni?”
Trenta denari d’argento fu il prezzo.

Fu avidità? Delusione politica per un Messia che non volle rovesciare Roma? Un test per vedere se Gesù si sarebbe difeso? Non lo sapremo mai con certezza. Quel che è certo è che Giuda tradì l’Amore incarnato… per una somma che non era neppure esorbitante.

Cosa erano quei 30 denari?
Nell’Antico Testamento, trenta sicli d’argento erano il prezzo di uno schiavo (Esodo 21,32). Accettando quella cifra, i capi del tempio dichiaravano, senza saperlo, che per loro Gesù non valeva più di quello. E Giuda accettò. Il valore di Dio sulla terra, valutato come un servo qualunque.

Il tradimento continua: come ripetiamo il gesto di Giuda
Giuda non è solo un personaggio storico. È un archetipo, un monito, uno specchio di ciò che può accadere a ogni discepolo. Il dramma della sua vita è il dramma di ognuno di noi quando:

  • Scegliamo il peccato sapendo che è peccato
  • Vendiamo la nostra fede per l’approvazione altrui
  • Tacciamo di fronte all’ingiustizia per non complicarci la vita
  • Ci giustifichiamo dicendo “lo fanno tutti”
  • Viviamo un cristianesimo “light”, di messa senza impegno
  • Ci allontaniamo dalla preghiera per pigrizia, dal servizio per egoismo, dal Vangelo per comodità

Non servono soldi per tradire Gesù. Bastano una scusa. Uno schermo. Un attimo di indifferenza.

Quante volte lo fai gratis?
La differenza tra Giuda e noi non è grande come vorremmo. Lui ebbe un motivo (anche se vile). Noi, spesso, neppure quello. Eppure, ricadiamo. Nella confessione ripetuta dello stesso peccato. Nella freddezza di una comunione senza amore. Nel “sì, sono cattolico” detto a bassa voce ma smentito dalla vita.

Ti sei mai chiesto quante volte hai preferito il tuo piacere, la tua reputazione, i tuoi impegni… a ciò che Gesù vuole da te? E peggio ancora: quante volte non hai nemmeno lottato, non hai pensato a ciò che Lui prova?

Tradire il Signore non sempre appare come un dramma nel Getsemani. A volte si traveste da tiepidezza, routine, mancanza di preghiera, silenzio di fronte al male. E questo lo facciamo gratis.

Un Dio che sa essere tradito… e continua ad amare
La storia non finisce con il bacio di Giuda. Il mistero più grande non è che un uomo abbia venduto Dio, ma che Dio abbia continuato ad amare quell’uomo. Gesù sapeva cosa sarebbe accaduto. Gli diede il pane nell’Ultima Cena. Lo chiamò “amico” persino nel momento del tradimento (Matteo 26,50). Non lo respinse. Non lo umiliò.

E fa lo stesso con te.

Cristo continua ad accettare i tuoi falsi baci, le tue promesse vuote, le tue preghiere senz’anima. Non perché le approvi, ma perché ti ama. Perché vuole darti tempo. Perché aspetta il tuo ritorno. Ogni volta che pecchi, Lo tradisci. Ma ogni volta che ti confessi, Lo abbracci. Il dramma non è peccare. Il dramma è restare nel peccato. Ciò che distrusse Giuda non fu il suo peccato, fu la sua disperazione. La sua mancanza di fede nel perdono.

Cosa celebriamo nella Settimana Santa?
Questo tema è particolarmente rilevante durante la Settimana Santa, quando la figura di Giuda riemerge con forza. Il Mercoledì Santo, in particolare, è tradizionalmente legato al suo tradimento. In molte culture, questo giorno è ricordato come “il giorno in cui Giuda vendette Cristo”.

Ma non si tratta di guardare Giuda con disprezzo, come se noi fossimo senza peccato. Si tratta di vederci in lui, di imparare, di reagire. La Settimana Santa non è solo un teatro liturgico. È un invito a schierarsi. O stai con Gesù… o Lo stai vendendo, interiormente, ogni volta che ti allontani.

L’appello di oggi: svegliati
Questo articolo non vuole deprimerti, ma risvegliare la tua anima. Farti vedere che sì, puoi tradire Gesù… ma puoi anche consolarlo. Puoi essere come Pietro, che Lo rinnegò, pianse e tornò. O come Maria Maddalena, che passò dai peccati alla santità. O come il ladrone sulla croce, che Lo riconobbe alla fine ed entrò in Paradiso.

Tu decidi se continuare a venderLo per nulla… o iniziare a vivere come chi è stato comprato col Sangue dell’Agnello.

Conclusione: vali più di 30 denari?
Gesù ti ha amato fino all’estremo. Non si è risparmiato nulla. Si è lasciato tradire, umiliare, flagellare, crocifiggere… per te. Non per un ideale generico, ma per il tuo nome, la tua storia, le tue ferite.

Allora, continuerai a voltarGli le spalle? O tornerai da Lui?

Oggi è tempo di conversione. Tempo di smetterla di tradirLo senza motivo. Tempo di abbracciarLo davvero.

Perché tu non vali 30 denari. Tu vali una croce. E un intero cielo che aspetta di essere aperto da te.

Se questo articolo ha smosso qualcosa dentro di te, non lasciarlo passare. Vai a confessarti. Torna alla Messa. Prega col cuore. Ricomincia. E soprattutto, non dimenticare:

Giuda Lo vendette per 30 denari. Ma tu… tu non hai più scuse per farlo gratis.

Informazioni catholicus

Pater noster, qui es in cælis: sanc­ti­ficétur nomen tuum; advéniat regnum tuum; fiat volúntas tua, sicut in cælo, et in terra. Panem nostrum cotidiánum da nobis hódie; et dimítte nobis débita nostra, sicut et nos dimíttimus debitóribus nostris; et ne nos indúcas in ten­ta­tiónem; sed líbera nos a malo. Amen.

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