Negli ultimi tempi, una pericolosa distorsione della dottrina sacra si è insinuata nella mentalità di molti cattolici. Dietro slogan apparentemente pii come “non giudichiamo”, “siamo tolleranti” o “non mescoliamo religione e morale”, si nasconde un cattolicesimo annacquato, timoroso e lontano dalla fermezza che ha sempre caratterizzato la Santa Chiesa.
Di fronte a questo “cattolicesimo addomesticato” – fraterno in apparenza ma debole nella sostanza – si erge la verità eterna di Cristo: un messaggio d’amore sì, ma anche di giustizia; di misericordia sì, ma anche di conversione.
I. Le Distorsioni del Falso Cattolicesimo
1. “Non giudicate” (Mt 7,1): Una scusa per il relativismo?
Molti citano superficialmente le parole di Cristo: “Non giudicate, per non essere giudicati” (Mt 7,1), ma dimenticano che lo stesso Gesù disse anche: “Dai loro frutti li riconoscerete” (Mt 7,16). La Chiesa ha sempre insegnato che dobbiamo discernere tra bene e male, altrimenti cadremmo nell’indifferenza morale.
San Paolo esorta: “Veritatem facientes in caritate” (Ef 4,15). Correggere non è odiare; segnalare l’errore non è mancanza di carità, ma vero amore per il prossimo.
2. “Porgere l’altra guancia” vs La Difesa della Verità
Cristo insegnò a non rispondere al male con la violenza (Mt 5,39), ma questo non significa passività di fronte all’errore. Lo stesso Gesù scacciò i mercanti dal Tempio con una frusta (Gv 2,15), dimostrando che ci sono momenti in cui la fermezza è necessaria.
La Chiesa non può “porgere l’altra guancia” di fronte all’eresia, al peccato pubblico o alla corruzione delle anime. La verità esige coraggio, non vigliaccheria mascherata da umiltà.
3. “Non mescoliamo religione e…” (politica, morale, vita pubblica)
Questa è una delle menzogne più gravi del mondo moderno. Cristo non è venuto come un “maestro spirituale” privato, ma come Re dell’Universo. Ha comandato: “Andate e ammaestrate tutte le nazioni” (Mt 28,19).
La fede cattolica non è un sentimento intimo, ma una verità che deve illuminare tutte le sfere della vita, compresa la società. Dire che “la religione non deve influenzare la politica” significa negare la Regalità Sociale di Cristo.
II. Il Vero Cattolicesimo: Fermezza nella Verità
Di fronte a queste distorsioni, il vero cattolicesimo si caratterizza per:
- VERITÀ: “La verità vi farà liberi” (Gv 8,32). La Chiesa non negozia il dogma.
- FERMEZZA: Come san Paolo: “Predica la parola, insisti in tempo e fuori tempo, ammonisci, rimprovera, esorta” (2 Tim 4,2).
- CORAGGIO: Come i martiri, che preferirono morire piuttosto che tradire la fede.
- AUTORITÀ: Cristo ha fondato una Chiesa gerarchica, non una democrazia di opinioni.
III. Conclusione: Carità o Vigliaccheria?
La misericordia senza giustizia è complicità. La tolleranza senza verità è tradimento. Il cattolicesimo non è un club di buoni sentimenti, ma la religione del Dio fatto Uomo, venuto a salvare l’uomo dal peccato.
Oggi più che mai, i cattolici devono essere luce nelle tenebre (Mt 5,14), senza paura di proclamare la verità, anche se il mondo ci chiama “intolleranti”. Perché, come diceva Chesterton: “Il mondo moderno è pieno di virtù cristiane impazzite, separate dall’umiltà e dalla saggezza di Cristo.”
Non accontentiamoci di un cattolicesimo annacquato! Siamo cattolici senza paura, fedeli a Cristo Re!
“Chi si vergognerà di me e delle mie parole, il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui quando verrà nella sua gloria” (Lc 9,26).
📌 Cosa ne pensi? Hai notato queste distorsioni nella fede? Condividi e difendi la verità con carità e fermezza!
Gesù, Maria e Giuseppe, salvate le anime!